Archivo de la categoría: workshop

Vitamins for public space. Mobile kit workshop in Nagano, Japan

Patrizia Di Monte and Ignacio Grávalos invited guest to Machihata week, Shinshu University, Nagano, Japan.

Since 2016, the «Sakura Laboratory» of the Department of Architecture, Faculty of Engineering, Shinshu University has been working on the «Machihata Project», which works on additional uses according to the real needs of the neighboorhood and region, targeting three vacant lots in the Zenkoji Monzen area of Nagano City. Professor Sakura Laboratory promotes this project to establish a new utilization model for vacant lands that contributes to society and to the environment more than the economy. The period is 7 days from August 21st to 27th, creating various new «connections».


8/21 (Mon)
Herb-related et cetera 
Guest: Asuka Nakamura (Representative of Natural Recipes)

8/22 (Tue)
Giving Back to Zen-chan (Goat)
Guest: Yugo Sato (Veterinarian, NOSAI Hokushin Clinic)

8/23 (Wed)
bamboo workshop
Guest: TBA

8/24 (Thursday)
Explore 3 towns and fields Discover an exciting route!
Guest: Machihata Project Successive Leaders (Issei Ito/Yu

8/25 (Friday)
Lecture by Spanish architect Patrizia Di Monte (co-founder of gravalosdimonte arquitectos) Theme: «Considering the ‘connection’ of people, things, and things from community gardens in Spain and Italy»

8/26 (Sat) – 8/27 (Sun)
Mobile kit production using bamboo and nagashi somen event.
Guests: Mr. Patrizia (co-founder of gravalosdimonte arquitectos) and Mr. Ignacio (co-founder of gravalosdimonte arquitectos and professor at USJ), architects from Spain
Location: Sukeroku Garden

Creative Living Lab Ministero Cultura Italiano – Progetto Tunea, uno spazio condiviso per la riconnessione della comunitá di Carloforte all’ antica tonnara.

Antica tonnara: tracce, narrazioni e intersezioni.

Un luogo contiene due dimensioni: una si riferisce allo spazio come ambiente, sia naturale che antropico, l’altra si relaziona ai flussi, agli incontri, alle narrazioni e i desideri che si svolgono in esso. Una comunitá si mostra radicata a un territorio nella misura in cui ha saputo interpretarlo, producendo ancoraggi tra luogo e memoria, trasmutandolo in un nuovo paesaggio interiore. Con il progetto Tunea é stata esplorata la dialettica tra i due dei grandi protagonisti dell’ antica tonnara: gli artigiani e il tonno. Entrambi col tempo hanno intrecciato uno spazio emotivo attraverso le loro numerose interazioni. Il territorio, in questa prospettiva, è costituito da innumerevoli tracce che hanno caratterizzato la vita quotidiana e in cui le reti dei pescatori assumono un ruolo simbolico nell’immaginario collettivo.

Leer más: Creative Living Lab Ministero Cultura Italiano – Progetto Tunea, uno spazio condiviso per la riconnessione della comunitá di Carloforte all’ antica tonnara.

Attraverso laboratori e workshop sono stati indagati questi due universi coesistenti, quello animale e quello antropico. La proposta per la riapertura degli spazi dismessi, é tesa alla realizzazione di un luogo ispirato allo “spazio dei tonni”, relativo a quello spazio creato tra le reti che si estendono nel mare e lungo i fondale e che solo i tonni hanno il privilegio di abitare, proponendo un ribaltamento dei ruoli. Questa duplice condizione, viene materializzata da una serie di reti galleggianti, costituendo un luogo di nuova identità, di relazioni comuni, uno spazio dal quale guardare il mare con la prospettiva del «cielo sopra le reti» dei tonni, al contempo che si percepisce, anch’esso fluttuante, il tempo degli artigiani. La proposta di intervento ruota attorno al deposito esistente nella vecchia tonnara, interpretando una  duplice condizione limite, per la sua posizione strategica tra terra e mare, per la sua natura galleggiante, essendo elevata tra la terraferma e il cielo.

Laboratori, derive e workshop.

Un primo laboratorio di co-design, ha offerto ai partecipanti la possibilitá di poter finalmente rientrare negli spazi dell’ antica tonnara abbandonata, grazie alla deriva  specialmente organizzata per percepirla con un’ ottica diversa, prevedendo l’ approccio da un percorso immerso nella macchia mediterránea, che ha poi permesso di attraversare la spiaggia e finalmente accedere alla tonnara infondendo in tuti i «flaneurs» un effetto di grande sorpresa. Durante la deriva é stato distribuito un quaderno ai partecipanti chiedendo loro di descrivere le emozioni e le sensazioni attraverso tecniche diverse, disegni, stesura di un racconto o scrittura di parole emerse dai ricordi di quegli spazi. Le successive giornate organizzate presso il Muma e presso l’ ExMé hanno visto lo sviluppo del laboratorio con una raccolta di materiale storico, ritagli di giornali, foto, video, voci ed eco, e posteriormente una mesa in comune di idee e di codesign di possibili usi futuri.

L’ ultima giornata del laboratorio é stata pensata per permettere ai partecipanti di accedere alla Tonnara Piam e per imparare con il Raís a manipolare le reti.  Il momento di apertura ed estensione delle reti é stato per tutti un’ esperienza molto intensa proprio perché ha permesso la riconnessione della memoria con le attivitá che quotidianamente vengono realizzate in quei luoghi, e che nessuno dei partecipanti aveva mai avuto possibilitá di realizzare. Le luci, l’ eco del mare e delle voci dei tonnaroti, gli odori, la gestualitá dei movimenti hanno generato un legame che permarrá nel tempo nella memoria sia del luogo sia di chi ci ha accompagnato.

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Apriamo la tonnara. Festival TUNÈA 3-4-5 giugno.

Tre giorni di arte e dialogo, tra architettura, installazioni, performance, cinema, musica e degustazioni, per la rinascita sociale, alla scoperta dell’isola di San Pietro. Il 3 giugno, Architettura, Natura e Comunitá. Deriva in Tonnara / Sotto un cielo di reti / Le tonnare dismesse si aprono alla comunitá a cura di Patrizia Di Monte. Ad aprire le attività per riunire il popolo dell’isola di San Pietro e visitatori, Deriva, passeggiata connettiva tra e il mare e la fabbrica dismessa, momento fluido di scambio e dialogo con i partecipanti. Ad aprire lo spazio fisico della tonnara dismessa, è l’installazione Sotto un cielo di reti, ingresso agli spazi della tonnara, esito della progettazione condivisa tra comunità e Patrizia Di Monte. Raccolta di materiali dismessi, con il riutilizzo delle reti per la costruzione dell’ installazione temporanea, ribaltamento delle camere effimere della pesca dei tonni.

Ignacio Grávalos | Patrizia Di Monte      

Gravalosdimonte

per Tunéa

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Foto: Alessandro Toscano, Francesco Rosso, Maurizio Lai, Luca Spano, Marina Fanari, Patrizia Di Monte.

TUNÉA è un progetto di rigenerazione territoriale che, partendo da una indagine antropologica e
socio-visuale partecipata, volta alla riscoperta dell’identità collettiva di Carloforte in relazione alla
Tonnara, si concretizza nella riapertura graduale dei suoi spazi alla fruizione pubblica, per
trasformarli, attraverso attività di co-progettazione e auto-costruzione, in luoghi comunitari
attrezzati, all’interno dei quali produzione culturale e industriale coesistano.
I destinatari diretti sono gli abitanti di Carloforte, coinvolti insieme ai tonnaroti (i lavoratori della
tonnara) in un processo condiviso con amministrazione pubblica e impresa privata per la
valorizzazione delle Tonnare nella loro accezione di patrimonio culturale identitario materiale e
immateriale. Destinatari indiretti sono tutti i visitatori dell’Isola.

Il progetto é a cura di U-BOOT Lab, realizzato in partnership con Comune di CarloforteCarloforte Turismo, FLAG Sardegna Sud OccidentaleAssociazione Culturale SaphyrinaZéma Occhio ETS, con il supporto di Carloforte Tonnare, Fondazione Sardegna Film Commission, Ediltek, in collaborazione con Bittalab, Botti du Shcoggiu, Csc Carbonia-Iglesias Società UmanitariaFestival Creuza De Mà – Musica per CinemaPolo Linguistico Tabarchino, fotografia e produzione video Casa Uiza Produzioni, media partner Radio San Pietro e TeleRadio Maristella, identità visiva Subtitle, ufficio stampa ddl studio.

Maria Pina Usai, Alessandro Toscano, Marina Fanari, Maurizio Lai, Luca Spano, Patrizia Di Monte, Fiorella Scarlett, Ambra Zambernardi.

Patrizia Di Monte, é la professionista esperta nel settore specifico della rigenerazione urbana, nella quale sono chiaramente individuabili le principali esperienze in materia.

#DGCC #CreativitaContemporanea #CreativeLivingLab #carloforte #carloforteturismo #progettotunea

Habitar las áreas rurales. Workshop internacional Minds – Politecnico di Milano

En febrero de 2022 estuvimos dirigiendo un workshop en el Politécnico de Milano en el marco de MiNDS 2022. Esta edición estuvo organizada en torno a siete equipos docentes invitados que debían desarrollar temas propios e independientes.

El workshop que propusimos tenía por objeto afrontar la problemática de la despoblación y establecer estrategias de regeneración urbana. Para ello se trabajó en Sannicandro Garganico, localidad del Gargano (Puglia), escogido como un caso paradigmático del territorio de la Italia invisible y que bien pudiera establecer estrategias replicables en otros puntos del territorio.

WEEK 0

El informe » encargado en 1972 al MIT por el Club de Roma concluyó que «sin cambios sustanciales en el consumo de recursos, «el resultado más probable será una disminución bastante repentina e incontrolable tanto de la población como de la capacidad industrial». En 2020, la masa mundial creada por el hombre superó a toda la biomasa viva. Es el momento de preguntarnos desde nuestra disciplina en qué emergencias debemos enfocarnos para enfrentar la Incertidumbre. Las regiones cada vez más reducidas de Europa constituyen uno de los principales problemas contemporáneos. La pérdida de población y actividad está produciendo una invisibilidad de núcleos más pequeños que languidecen poco a poco a la sombra de las grandes ciudades. Se considera que la recuperación de estos centros es fundamental para un desarrollo equilibrado y sostenible del territorio. La innovación de los modelos socioeconómicos, la implicación ciudadana, la puesta en valor del paisaje, la recalificación de los espacios públicos y la revitalización de las ruinas son factores esenciales para la nueva reactivación de los espacios rurales. No se trata tanto de musealizar localidades como de intervenir en sus estructuras para recuperar el territorio como lugares alternativos a la vida urbana. Por lo tanto, el tema propuesto tiene como objetivo investigar nuestra responsabilidad frente a la emergencia indagando nuevas formas de vivir en las zonas rurales, con el propósito de definir una estrategia piloto replicable también en otras áreas rurales de similares características.

La programación del curso quedó estructurada a lo largo de dos semanas de la manera siguiente:

WEEK 1

[aproximación territorial]

La primera semana estuvo destinada a la comprensión territorial y al análisis socioeconómico del lugar.

[fase de escucha]

El análisis del territorio estuvo apoyado por sesiones de entrevistas a varios agentes de la ciudadanía en las que se presentaron visiones tanto desde el punto de vista institucional como desde la perspectiva del tejido asociativo. Los agentes locales pudieron explicar el territorio apoyándose en las vistas generadas por un dron a tiempo real.

[análisis territorial]

Por una parte se realizó una maqueta a escala 1/50.000 de todo el Gargano, reconociendo las relaciones entre las diversas localidades desperdigadas en una orografía compleja, las vías de comunicación, la potencialidad del emplazamiento del Ayuntamiento analizado cómo puerta de acceso al Gargano, su relación paisajística con los dos lagos y con el Parque Nacional de la Foresta Umbra.

Por otra parte, tras una investigación de las actividades productivas del lugar, se detectó la gran potencialidad de la industria de las flores secas, que abarca el 80% de la producción nacional.

[actividad productiva]

Una vez detalladas las fases de la producción de flores secas [cultivo, recolección, secado, manipulación, almacenaje, venta] se establecieron las correspondientes asociaciones espaciales para detectar las diferentes oportunidades de los espacios vacíos que caracterizan la ”Terra Vecchia”.

La primera semana concluyó con una documentación completa del territorio compuesta por:

  • Maqueta del territorio 1/50.000
  • Planimetría territorial 1/5.000
  • Planimetría área intervención 1/500
  • Desarrollo del programa
  • Diagramas analíticos del territorio
  • Estudio biológico de la flora existente

WEEK 2

[interpretar el límite]

En la segunda semana del workshop se profundizó en la aplicación de una estrategia integral para la zona en la que se valoró la relación de la localidad con el paisaje en su condición de límite urbano y la relación de la trama consolidada con el área estudiada. Se produjeron numerosos debates en los que se realizaron consideraciones sobre las condiciones tectónicas del límite, las relaciones lleno-vacío de la trama, las posibilidades de la nueva materialidad, las conexiones y flujos de la intervención con la trama adyacente, las interpretaciones de los nuevos espacios públicos o las repercusiones de los diferentes usos para la activación de los vacíos.

[estrategia general]

Al final del proceso, se concluyó con una estrategia que proponía los siguientes objetivos:

  • Utilizar los vacíos existentes en la trama para realizar nuevas conexiones transversales entre los “vícoli” existentes.
  • Poner en valor los vacíos como expansiones del espacio público, formando ensanchamientos, plazas y jardines en los que la naturaleza presente en el paisaje recobraba un protagonismo urbano.
  • Reconstruir una serie de piezas situadas en el límite que pudieran acoger nuevos usos capaces de activar el espacio.
  • Restaurar parte de las paredes en ruinas creando jardines al aire libre.
  • Establecer una dialéctica a través de la materialidad entre lo existente (el muro de piedra) y lo contemporáneo (el muro de hormigón).
  • Integrar cómo nuevos usos para reactivar el ámbito más degradado, laboratorios de innovación relacionados con la producción de flores secas, residencias temporáneas para el personal de investigación de los laboratorios, huertos e invernaderos entre las viviendas en ruinas para la cultivación de especies autóctonas, y finalmente unos espacios expositivos  de las flores mas singulares en unos edificios icónicos situados al final de  los “vicoli” y en relación con el Canal cercano.

Al final de la segunda semana, se produjo la siguiente documentación:

  • Maqueta general del área de intervención 1/200
  • Maqueta de módulo piloto 1/100
  • Diagramas de la estrategia
  • Planta general de intervención 1/200
  • Secciones y alzados urbanos 1/200
  • Renders generales

FINAL_EXHIBITION

El workshop finalizó con una exposición del trabajo realizado. Para ello se realizó un recorrido secuencial de espacios. El acceso al aula recreaba un espacio oscuro que tenía de fondo una grabación del territorio realizada con un dron que permitía observar la relación trama construida – vacío – naturaleza. El siguiente espacio estaba formado por las maquetas territoriales del Gargano, fragmentadas y separadas en unidades de modo que permitía observar los abruptos cambios de nivel a través de las secciones.

«CORTILI IN FIORE» EL LEMA DEL PROYECTO

La documentación gráfica se dispuso a través de una franja continua de altura constante y anchura variable según los documentos. De esa manera, la planimetría se desarrollaba en planos A0 y A1, interrumpida por fragmentos explicativos de textos, fotografías y diagramas.

Un tercer espacio estaba formado por las maquetas de la intervención. Finalmente, una proyección de los renders permitía transmitir la materialidad final de la intervención.

[end]

El workshop se cerró con una reunión, esta vez en el bar del politécnico y alrededor de unos cuantos spritzs.

Crédits:

Visiting Professors:

Patrizia Di Monte, Ignacio Grávalos.

Tutor: Beatrice Azzola. Students: Francesco Bentivoglio, Giovanni Cesaretti, Giulio Delle Sedie, Alexandru Florea, Claudia Gamba, Alessandro Magnotta, Tobia Morselli, Caterina Santini, Matteo Togni, Michela Venezia.

Queremos agradecer a los profesores Pierluigi Salvadeo, Jacopo Leveratto y a todo el personal colaborador del Politecnico di Milano por esta valiosa oportunidad docente. Last but not least, nuestro agradecimiento también a la administración pública, a las asociaciones y a todos los habitantes de Sannicandro Garganico, por la información urbanística, el material fotográfico, los videos y por su apasionada colaboración en directo durante las dos semanas del workshop.

GRAVALOSDIMONTE visiting professors MInDS 2022 – Politecnico di Milano.

Este año somos visiting professors del workshop MInDS 2022 [Milano Internatonial Design Studio]. En el workshop, que iniciará la segunda semana de febrero, abordaremos la temática de “Los paisajes de la incertidumbre”. En el contexto de la Italia vacía, consideraremos modos sostenibles de intervenir núcleos despoblados, incidiendo en la innovación de los modelos socio-económicos, la implicación ciudadana, la puesta en valor del paisaje, la recualificación de los espacios públicos, así como la revitalización de la ruina como factores esenciales para la nueva reactivación de las áreas rurales. No se trata tanto de musealizar las localidades sino de intervenir en sus estructuras para volver a recuperar el territorio como lugares alternativos a la vida urbana.

Se va a intervenir en una localidad de la región de Puglia que ofrece un casco histórico muy devaluado, parcialmente abandonado y en un avanzado estado de degradación. Muchas de las edificaciones se encuentran en estado de ruina, constituyendo un sistema de patios abiertos cómo nuevos potenciales espacios públicos. Se extiende a lo largo de un promontorio que limita tanto con un ámbito muy verde de colinas boscosas como con una extensión del casco histórico. Su condición fronteriza permite arrojar una visión de esta zona como pieza de articulación entre el tejido urbano y el paisaje natural.

El objetivo del curso consistirá en la elaboración de una estrategia integral que abarque todos aquellos procesos complejos que pueden influir para la “reprogramación” de esta trama urbana devaluada. Para ello se deberán considerar aspectos sociales, económicos, urbanos y paisajísticos. Se explorarán modelos innovativos investigando en las posibilidades de los usos temporales como modelo de regeneración urbana.

La presentación del workshop de realizará el día 18/01/2022, en la que cada uno de los grupos de profesores invitados expondrá las características fundamentales de su curso.

Visiting professors:

Aslı Çiçek
Aglaée Degros + Stefan Bendiks
Patrizia Di Monte + Ignacio Grávalos
Michael U. Hensel
Eric Luiten
Filipe Magalhães
Michael Obrist
Elena Rocchi
Francesca Torzo

Nuestro agradecimento al Politecnico di Milano – Dastu.

Public Space. Tutor workshop «Recycle Limburg, a co-design approach for transforming public spaces.»

Gravalosdimonte tutor of the 4th edition workshop «Recycle Limburg, a co-design approach for transforming public spaces.»

«In a moment of socio-economical and urban transition processes taking place in Europe, an increasing number of cities and territories are today facing population decline and its consequences. Population decline is indeed associated to widespread issues: unemployment, declining of property values, fragmentation of the urban environment, lack of participation in the city and neighbourhood life. Moreover with population change social bonds among neighbours are under stress and a sense of community is getting lost. According to the literature, this lack of interaction is clearly manifested in the use or under use of public spaces and infrastructures. In context of post industrial shrinking territories public authorities, stakeholders and designers therefore wonder on how to intervene in public spaces, and which kind of strategies are need to enable them to mobilize local communities. Research shows that public spaces that are designed even with small-scale, low-cost infrastructures, but following the real need of the inhabitants (users), play an important role in social inclusion in neighbourhoods and cities. Therefore, by listening the city how to develop smart low-cost urban design interventions guidelines to reactivate public spaces and to facilitate social inclusion, vitality and wellbeing? »

Keywords: Public space, placemaking, temporary urbanism, co-development, shrinking region.

 

To read more: https://www.researchgate.net/publication/321857695_RECYCLING_LIMBURG_A_co-design_approach_for_transforming_public_spaces_in_Kerkrade_West

Chair: Nurhan Abujidi. Collaborators: Herwin Sap, Cecilia Furlan, Marijn van de Weijer.
Tutors Workshop: prof. Ignacio Grávalos, Patrizia Di Monte, Marc Holvoet.

Creative Living Lab, Linee di Rigenerazione a Forlí

Il progetto “Linee di rigenerazione”,

di Spazi Indecisi, con EstoNoEsUnSolar-Patrizia Di Monte come esperta in rigenerazione urbana, e Andreco,

finanziato dal MiBACT, Creatività Contemporanea.

Con il II bando Creative Living Lab la DGAAP ha riproposto la formula d’intervento, già sperimentata con la I edizione nelle periferie italiane, intese come territori che vivono realtà di fragilità sociale, economica e ambientale, non necessariamente lontani dal centro fisico della città, che coinvolga diverse espressioni della creatività contemporanea nella rivitalizzazione urbana e socio-culturale del territorio e delle comunità. “I progetti selezionati dal Miba hanno l’obiettivo di migliorare la fruizione e la qualità dei luoghi individuati, di incentivare l’attivazione di percorsi di partecipazione e autocostruzione attraverso il coinvolgimento di soggetti attivi sul territorio e di promuovere un sistema di autorganizzazione dal basso, tale da favorire un processo di empowerment e di riappropriazione nelle comunità coinvolte. I progetti premiati prevedono il coinvolgimento delle comunità locali, la multidisciplinarietà delle professionalità impiegate, la possibilità di uno sviluppo a medio-lungo termine e l’utilizzo di metodi riproponibili anche in altri contesti, ed avvalora l’importanza di sviluppare il senso identitario e di appartenenza al proprio territorio. I progetti delle associazioni locali dimostrano la necessità di attivare e rilanciare le microeconomie locali attraverso processi culturali condivisi”.

Il progetto “Linee di rigenerazione” a cura di Spazi Indecisi, realizzato in partnership con Città di Ebla e la Coop. Casa del Cuculo e in collaborazione con Azienda Acer, coop.Cad, Università di Bologna e il Comune di Forlì, si è aggiudicato il premio “Creative Living Lab II edizione» promosso dalla Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. «Linee di rigenerazione» opera nel Quartiere San Pietro nell’area delle case popolari Acer, abitate da famiglie in stato di fragilità sociale ed economica, e nel quartiere Musicisti Grandi Italiani nell’area dei Portici, caratterizzata da ampie aree verdi non progettate e negozi sfitti. Il progetto vuole abilitare le relazioni tra persone e città, rivitalizzando spazi ed aree inutilizzate (piazzette, porticati, corridoi, parcheggi, muri e zone interstiziali non utilizzate) attraverso micro-interventi di rigenerazione urbana che gli stessi cittadini concorreranno a definire, a costruire e poi a curare come aree gioco, orti pubblici, arredo urbano, ecc.

Il progetto prevede le seguenti fasi: esplorazioni, passeggiate, sopralluoghi partecipati per mappare il quartiere e ricercare i luoghi con un potenziale di rigenerazione; raccolta di foto, video e testimonianze per costruire una mappa emotiva del quartiere; laboratori di Quartiere per la scelta partecipata dei luoghi e per la coprogettazione dei dispositivi e degli interventi di rigenerazione; workshop di design urbano per la progettazione e autocostruzione di dispositivi di rigenerazione a cura di Patrizia Di Monte; workshop di segnaletica urbana per connettere ExAtr e i luoghi rigenerati a cura di Andreco; ed infine la realizzazione degli interventi e inaugurazione delle Linee.

Gravalosdimonte tutor at RECYCLE LIMBURG international Workshop

Gravalosdimonte architects tutor at (re)CYCLE LIMBURG international Workshop, from December the 12 till 16. The workshop will be guided by Nurhan Abujidi, Herwin Sap, (Zuyd University), Cecilia Furlan (Zuyd University; IUAV, KU Leuven), NHTV Breda, March Hoelvot NIEUWBRUUT Architectural Office, Gravalosdimonte Architectural Office, Patrizia Di Monte and Ignacio Gràvalos, Rik Martens, Erol Oztan and several invited critics in the field of architecture and urban design.

Cities and territories as renewable resources is today quite a shared concept among architects and urbanists; however each territory is unique, hence needs specific approaches  to be “re-cycled”. This implies to closely observe territory and read the traces left from the continues process of transition, cancellation and rewriting (Corboz 1983).

Located in the South of Netherlands, Limburg appears to be a territory in transition and is certainly going through deep-set changes and be at the conclusion of one or more life cycles. Speaking of life cycle for cities and territories entails to understand dynamics of transformations, that occur slowly or after radical shocks. Each of them implies losses and costs, but offers potentiality of underperforming sites. Starting from the evaluation of what already exist the concept of recycle aims to work with former architectural elements, infrastructures, public spaces and vacant sites. 

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Zuyd University

KU Leuven

NHTV Breda

«Nuevos paradigmas del diseño»_ DESIGN&YOU_Oviedo 2016_

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El día 4 de noviembre estaremos en el congreso DESIGN&YOU de Oviedo. Impartiremos una conferencia sobre «Urbanismo entrópico» dentro de la jornada «Nuevos paradigmas del diseño urbano y participación ciudadana«, para posteriormente intervenir en un taller de diseño urbano.

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grávalosdimonte tutor workshop #SUPERILLAPILOT de la UIC

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A partir del 5 de septiembre inauguraremos el nuevo curso académico de la Universidad Internacional de Cataluña (UIC) con el WORKSHOP del Taller Vertical. Ignacio Grávalos y Patrizia Di Monte serán los profesores docentes junto con Gonzalo Milá, Iñaky Baquero, Julia Schulz y Alex Fernández. El taller está integrado en la Acción Horizontal de la Confederación de Talleres de Proyectos de Arquitectura de Barcelona, que aglutina a diversas Escuelas de Arquitectura de la ciudad y del territorio.

En esta ocasión, se va a experimentar una acción en torno al modelo  de #SUPERMANZANAs, elemento fundamental del nuevo Plan de Movilidad de Barcelona. La #Supermanzana, pretende crear el agrupamiento de diversas manzanas del tejido urbano, circundadas por vías rápidas y a las redes de transporte público en su contorno, mientras que las calles interiores contendrán un carácter más vinculado a una circulación débil (accesos puntuales, bicicleta,…) con un fuerte carácter peatonal. Este modelo innovador, va a modificar el carácter homogéneo y lineal de la ciudad.

LA CIUDAD COMO LABORATORIO. La Acción propuesta por el taller pretende ensayar este modelo, creando  una #SUPERMANZANA temporal. Para ello, se va a modificar la circulación restringiendo los accesos a su interior, de modo que se puedan plantear ACCIONES en cada uno de los cuatro cruces interiores, cada uno de ellos destinado a un derecho ciudadano (cultura, intercambio, ocio y participación). GRAVALOSDIMONTE, dirigirá la acción de uno de los cuatro puntos, encargándose de el derecho a la CULTURA, desarrollada junto con los alumnos del Taller Vertical y de la Acción Horizontal así como con los colectivos y ciudadanos implicados.

La Acción, fruto del trabajo del Taller realizado, se inaugurará el día Lunes 12 de Septiembre. #Supermanzana #superilla #superblock

ver superilla poster

BARCELONA 12 09 2016 Barcelona Ambiente en la superilla del poblenou FOTO de JULIO CARBO
Barcelona, Poblenou. La calle es devuelta a al peatón en la #superilla cultura   foto Julio Carbo

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Direzione, progettazione e coordinamento del gruppo
Ignacio Grávalos e Patrizia Di Monte (Estonoesunsolar)

Assistente
Roser Esterlich

Studenti
Ignacio Morente, Anna Mirapeix, Sergi Viñals, Genis Vilalta, Cinta Lluis, Oumaima, Bensemlali, Héctor Muñoz, Anas Azzam, Margherita Concina, Antonio Berruezo, Gerardo Santiago, Marie Decruyenare, Heljä Loskimäki, Daria Vdovichenko, Ada Coll, Pol Mensa, Miquel Debón, Juli Algar, Carla Díaz y Karina Estrada.

ESPACIOS PÚBLICOS EVANESCENTES_artículo de grávalosdimonte en el blog urbs.

Hoy publicamos un artículo  titulado «ESPACIOS PÚBLICOS EVANESCENTES. URBAN KITCHEN EN BOCHUM» en el Blog de la revista URBS.

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«En junio de 2014, estonoesunsolar fue invitado al Festival Internacional “This is not Detroit”, promovido por la Schauspielhaus de Bochum  . El leitmotiv del festival se articulaba en torno a ciudades que se enfrentaban a una nueva realidad, en el horizonte de la desaparición de muchas de las grandes fábricas que la multinacional General Motors había desplegado sobre ciertos territorios. Se debía reflexionar sobre nuevas situaciones inéditas (sociales, económicas, productivas…) que se cernían sobre un nuevo e imprevisto paisaje social…»

Más información en:

http://www2.ual.es/RedURBS/BlogURBS/espacios-publicos-evanescentes-urban-kitchen-en-bochum-alemania/

gravalosdimonte bochum

Diagrama Urban Kitchen Bochum